Su queste pagine parliamo spesso di test su prodotti e materiali, pensati per verificare la resistenza degli stessi a fattori ambientali e non solo.
Non ci stiamo scordando qualcosa?
Le confezioni!
Oggi, ogni prodotto venduto sul mercato ha una sua distintiva confezione e anch’essa deve essere sottoposta a una serie di test in conformità a degli standard internazionali che ne garantiscano la sicurezza.
Vediamo quali.
Il problema dei Test sulle Confezioni
I designer di confezioni sono stretti tra due esigenze contrapposte.
Confezioni troppo importanti comportano costi eccessivi e difficoltà di smaltimento, con relativo inquinamento ambientale. Di converso, confezioni troppo “leggere” non proteggono a sufficienza il prodotto al loro interno e rovinano la reputazione del brand.
In questo senso, i test sulle confezioni possono essere visti -oltre a come semplici test di sicurezza- come test di ottimizzazione di una parte fondamentale del prodotto: la sua presentazione.
La confezione deve rimanere funzionale, esteticamente significativa, ecosostenibile e tuttavia incontrare tutti gli standard internazionali di sicurezza per la conservazione dei prodotti al suo interno.
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I Tipi di Test sulle Confezioni
Buona parte dei test sulle confezioni sono comuni a tutte, indipendentemente dai prodotti, e solo legati al ciclo vita della confezioni: dalla produzione, alla logistica fino allo scaffale.
In tutte queste fasi, la confezione deve dimostrare di proteggere e conservare adeguatamente ciò che contiene.
Tra i tipi di test sulle confezioni possiamo distinguere in due categorie: quelli meccanici e quelli climatici.
Tra i test meccanici rientrano: il test di compressione, test di distribuzione, test di vibrazione, test di caduta, test di impatto inclinato e di impatto orizzontale.
Mentre, tra i test climatici, quelli di cui ci occupiamo noi, abbiamo i test ambientali e i test della catena del freddo.
Andiamo a vederli nel dettaglio.
I Test Climatici sulle Confezioni
I test ambientali generali, anche detti, test di condizionamento ambientale, riguardano le confezioni di tanti tipi di prodotti, ma su tutti interessano in particolar modo i medicinali, le bevande e i cibi. Ne abbiamo discusso qui.
Le norme internazionali che regolano i test di condizionamento ambientale sulle confezioni sono la ISO 2233:2000, la ASTM D4332, e la ASTM E171.
Il test della catena del freddo, invece, è più specifico. Ha conquistato le prime pagine dei giornali verso la fine del 2021, quando ci veniva raccontato il laborioso trasporto dei primi vaccini anticovid che necessitavano, appunto, di rispettare la “catena del freddo”.
Per catena del freddo si intende il mantenimento del prodotto sotto una certa temperatura per tutta la durata del trasporto e nella fase di stoccaggio e di esposizione.Interessa principalmente prodotti alimentari surgelati e, per l’appunto, alcuni tipi di farmaci.
Il test sulle confezioni per la catena del freddo viene normato dalla ISTA 3A.
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Tutti i test climatici sulle confezioni di cui abbiamo parlato hanno bisogno di una camera climatica per essere eseguiti.
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Ogni camera climatica ha il controllo di temperatura e umidità relativa che permette di programmare i parametri necessari a verificare la tenuta delle confezioni in tutte le fasi del loro ciclo vita.
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